CASE GREEN
Parola d'ordine: transizione energetica.
Le case del futuro nascono oggi.
direttiva case green
La nuova direttiva europea Case Green o EPBD – Energy Performance of Building Directive, è una legge dell’Unione europea sulla prestazione energetica nell’edilizia, ed è stata pubblicata l’8 maggio 2024 sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea.
La direttiva europea Case Green, all’interno del pacchetto di riforme Fit for 55, punta a ridurre progressivamente e significativamente le emissioni di CO2 del parco immobiliare europeo, con l’obiettivo di raggiungere la totale decarbonizzazione entro il 2050.
Per raggiungere questo ambizioso obiettivo è necessario intraprendere il prima possibile la strada della riqualificazione del patrimonio edilizio europeo e il miglioramento dell’efficienza energetica.
SEMBRA LONTANO
MA
È DIETRO L'ANGOLO.
MA COSA SONO LE CASE GREEN?
Con il termine Case Green si identificano tutti gli edifici con i seguenti requisiti:
- emissioni zero o quasi zero: ovvero immobili con con una domanda molto bassa di energia, zero emissioni in loco di carbonio da combustibili fossili e un quantitativo pari a zero, o molto basso, di emissioni operative di gas a effetto serra;
- immobili il cui consumo totale annuo di energia primaria è coperto da energia da fonti rinnovabili generata in loco o nelle vicinanze, fornita da una comunità di energia rinnovabile, proveniente da un sistema efficiente di teleriscaldamento e teleraffrescamento o da energia da fonti prive di carbonio;
- edifici progettati in modo da ottimizzare il loro potenziale di produzione di energia solare sulla base dell’irraggiamento solare della località, consentendo l’installazione successiva di tecnologie solari efficienti sotto il profilo dei costi.
La direttiva Case green in breve
Dicembre 2024
Gennaio 2025
Dicembre 2025
Dicembre 2026
Gennaio 2027
Entro e non oltre il 1/01/2027 l’Italia deve essere in possesso una tabella di marcia per l’introduzione di valori limite del GWP totale cumulativo per gli edifici di nuova costruzione
Dicembre 2027
Entro e non oltre il 31/12/2027 devono essere installati impianti solari su:
- nuovi edifici pubblici e non residenziali con superficie > 2.000 mq
- edifici pubblici e non residenziali con superficie > 500 mq sottoposti a ristrutturazione
Gennaio 2028
Dicembre 2029
Gennaio 2030
Dicembre 2030
Entro il 31/12/2030 devono essere installati impianti solari su tutti gli edifici pubblici, con superficie >250 mq.
Inoltre, entro la fine del 2030 gli edifici residenziali e non residenziali dovranno diminuire le emissioni del 16% rispetto al 2020
Gennaio 2033
Dicembre 2035
Gennaio 2040
INSTALLAZIONE FOTOVOLTAICO
Fino al 50% di risparmio
INSTALLAZIONE CAPPOTTO INTERNO E ESTERNO
Fino al 40% di risparmio
RINNOVAMENTO IMPIANTO DI CALORE CENTRALIZZATO
Fino al 20% di risparmio
SOSTITUZIONE INFISSI
Fino al 15% di risparmio
INSIEME NELLA
STRADA DELLA
RIQUALIFICAZIONE.
2050 neutralità carbonica.
Credi ancora che l’efficientamento energetico sia un orpello e non una priorità?
Ti dimostriamo il contrario attraverso uno scenario comparativo tra un’abitazione energivora (classe G) e un’abitazione energicamente sostenibile (classe A).
Ti spoileriamo già il risultato:
riduzione di emissioni di CO2 – il Pianeta ringrazia – e riduzione dei consumi fino a 22 volte in meno.
Pensi ancora che la riqualificazione energetica sia un gioco?
Intervento tipo: da classe G a classe A.
SCENARIO
MQ immobile: 100
Zona climatica: d
Abitazione classe G
Tipo impianto
Gas metano e radiatori
Consumo medio (kWh/mq/anno)
160-220
Consumo totale (kWh/anno)
16.000 - 22.000
Abitazione classe a
Tipo impianto
Pompa di calore e pannelli radianti
Consumo totale (kWh/anno)
1.000 - 2.000
Un’abitazione in classe G con riscaldamento a gas metano e radiatori consuma in media da 8 a 22 volte più energia rispetto a una in classe A con pompa di calore e pannelli radianti.
Considerazioni aggiuntive
Costi di manutenzione: gli impianti a pompa di calore richiedono in genere una manutenzione meno frequente e meno costosa rispetto alle caldaie a gas.
Incentivi: sono disponibili incentivi statali come ecobonus e conto termico per la sostituzione di vecchi impianti con pompe di calore ad alta efficienza, che possono ridurre ulteriormente i costi.
Emissioni di CO2: le pompe di calore, soprattutto se alimentate da energia rinnovabile, hanno un impatto ambientale molto inferiore rispetto alle caldaie a gas.
conclusioni
La combinazione di una classe energetica elevata (A) e di un impianto di riscaldamento efficiente (pompa di calore con pannelli radianti) permette di ottenere notevoli risparmi energetici ed economici, oltre a ridurre l’impatto ambientale.